Il colpo fruttò 26mila euro. Ordinanza notificata a quattro persone
COLONNELLA – Hanno un nome, e adesso anche una contestazione di reato, quella di rapina aggravata, i quattro malviventi autori della rapina alla sala slot ‘La Perla’ di Colonnella, messa a segno lo scorso 23 gennaio.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state notificate alle prime luci dell’alba di oggi ai quattro (un albanese, in carcere a Lecce, una brasiliana e due italiani), divisi tra carcere e arresti domiciliari per altra causa, al termine delle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Teramo e dalla Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica, dirette dalla procura di Teramo.
La sera del 23 gennaio di quest’anno, pochi minuti dopo la mezzanotte, due soggetti con i volti travisati e armati, rispettivamente di pistola e di una grossa ascia, fecero irruzione all’interno della citata sala slot: minacciata l’impiegata, i due si fecero consegnare il denaro contenuto nelle casse, circa 26mila euro, per poi dileguarsi. Sulla via di fuga un’avventrice del locale era stata minacciata affinché si disfacesse del suo cellulare.
Le indagini hanno avuto una svolta nel corso delle indagini sul conflitto a fuoco avvenuto il 30 gennaio a Colonnella, nel corso del quale l’albanese Rigent Xhixa esplose diversi colpi di pistola contro una pattuglia del Radiomobile di Alba Adriatica, prima di darsi a una disperata fuga che si concluse a Brindisi con il suo arresto.
Proprio allo stesso albanese e ad altri due complici sono state infatti attribuite responsabilità, a vario titolo, per la rapina alla sala slot “La Perla”, si tratta, oltre il cittadino albanese, di un 37enne pregiudicato, ritenuti esecutori materiali della rapina, e di un 69enne che avrebbe aiutato i tre a eludere le indagini ospitandoli in una sua abitazione in provincia di Ascoli Piceno.